ASSEMBLEA PUBBLICA 13 APRILE ORE 16.30 A CESANO


COMUNICATO STAMPA

ASSEMBLEA PUBBLICA PER INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO PROVOCATO DA RADIO VATICANA

Il Comitato BAMBINI SENZA ONDE Vi invita a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà SABATO 13 APRILE alle ore 16,30 nel piazzale antistante la Chiesa di San Sebastiano in Via della Stazione di Cesano angolo Via Giovanni Palatucci.

Perchè un’assemblea pubblica? Urge comunicare alla cittadinanza che il Comitato, in questi ultimi mesi, ha ricevuto numerose segnalazioni di malattie legate all’inquinamento elettromagnetico provocato dalla Radio Vaticana (linfomi, mielomi e leucemie) ed in particolare due Leucemie infantili.

Inoltre è necessario fare chiarezza riguardo la confusa situazione che si è creata a seguito dell’annuncio della Radio del dimezzamento, a partire dal 1 luglio 2012, delle ore di trasmissioni. Questa notizia, diffusa dagli organi della Radio, ha portato la cittadinanza a ritenere la questione finalmente chiusa. In realtà le modifiche al palinsesto della Radio e le conseguenti riduzioni di emissioni non sono state suffragate da nessun organo competente o monitorate dalle amministrazioni locali competenti in materia.

Riteniamo che un’assemblea pubblica, in questo momento, sia il modo migliore per informare i cittadini e ricondurli verso un percorso cosciente di lotta civica al fine di ristabilire pienamente il diritto alla salute da troppo tempo assente sul nostro territorio.

COMITATO BAMBINI SENZA ONDE
www.bambinisenzaonde.com
info@bambinisenzaonde.com
tel. 320.8408102



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Dove eravamo rimasti?


La questione dell’inquinamento di Radio Vaticana rimane aperta.

In questi anni siamo riusciti ad ottenere tanto, ma non ancora abbastanza. La perizia epidemiologica ha evidenziato una associazione coerente, importante e significativa tra rischio di malattia per leucemia, linfoma e mieloma e lunga esposizione residenziale alle strutture di comunicazione di Radio Vaticana colpendo le zone di Anguillara Sabazia, Campagnano, Formello, e le aree del Municipio Roma XX e Roma XIX. In queste zone il fattore di ris
chio di malattia è addirittura 6 volte superiore.

La Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio, ha confermato la sentenza di condanna per il reato di getto pericoloso di cose, ribadendo la consapevolezza dei responsabili.